Giovedì 24 novembre a Palazzo Vecchio si è parlato di come progettare una nuova mobilità per una Firenze in divenire
Città smart, mobilità green e transizione ecologica. Toscandia e Tempo Zero promuovono il tavolo di confronto con il Comune
Il 24 novembre si è parlato di logistica urbana ma anche di transizione ecologica durante l’evento patrocinato da Tempo Zero e Toscandia in collaborazione con il Comune di Firenze e Confesercenti Firenze. Alla presenza di un nutrito gruppo di partecipanti, nella prestigiosa cornice della Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, ha avuto luogo un interessante tavolo di confronto. Il tema era dei più attuali: “Quale modello di logistica nella Firenze che cambia? Progettiamo insieme la nuova consegna merci nella Smart City”.
Sul palco si sono susseguiti Santino Cannamela, presidente di Confesercenti Firenze, Stefano Giorgetti, Assessore alla mobilità, Giuseppe Guizzardi (OITAf), Massimo Marciani, (Freight Leaders Council), Giuseppe Barelli (AD di Toscandia), Enrique Enrich (Presidente e Amministratore Delegato di Italscania) e Francesco Garuglieri, che ha introdotto la Business Unit Tempo Zero di cui è responsabile.
A suggellare l’interesse del capoluogo toscano per lo sviluppo di un nuovo modello di logistica, il sindaco in persona. Dario Nardella ha ribadito l’urgenza di un’azione concertata e coraggiosa da fare nel segno dell’innovazione senza perdere mai di vista la propria identità di città d’arte. Perché, per usare le sue parole, «l’innovazione aiuta a introdurre modelli nuovi di sostenibilità».
Di sostenibilità hanno parlato Giuseppe Barelli ed Enrique Enrich, il quale ha sviscerato la mission di Scania, il colosso svedese che Toscandia rappresenta. Decongestionamento del traffico, sostenibilità economica e sostenibilità ambientale sono le tre grandi sfide su cui Italscania sta lavorando, nella sua proposta di mezzi sempre più performanti e altamente tecnologici.
Proprio le risorse tecnologiche sono di importanza cruciale per portare a compimento il processo di decarbonizzazione, come prevede il regolamento UE 2019/1242, che definisce i livelli di prestazione dei mezzi pesanti in materia di emissioni di CO2 eq. Ma, come sostiene Barelli, «per governare la rivoluzione tecnologica e accogliere le sfide va cambiato approccio»: è necessaria una presa di coscienza che sia a 360 gradi e, soprattutto, condivisa.
In questa inevitabile transizione, nessuno può agire da solo. È indispensabile un cambio di mentalità globale, «dal mezzo di trasporto a come si fa impresa in maniera sostenibile». Questo concetto è tanto vero nel settore della mobilità cittadina quanto in quello dell’imprenditoria.
È qui, più che mai, che si fa forte la necessità di comprendere l’urgenza del cambiamento e di lavorare assieme per realizzare quella sostenibilità ambientale che è anche sostenibilità economica.
Ed è proprio sull’input dell’urgenza del cambiamento che si conclude il tavolo di confronto. Lo fa con le parole di Francesco Garuglieri, responsabile di Tempo Zero, l’ultima nata in casa Toscandia: l’unità operativa che già nel suo nome manifesta l’impellenza di un deciso e veloce cambio di direzione.
La concertazione di cui ha parlato il sindaco Nardella e che ha sottolineato Barelli è il fondamento dell’operato di questa nuova Business Unit della concessionaria di Calenzano. Ciò che essa si propone di fare è un atto concreto di supporto per accompagnare le aziende di trasporto verso la transizione ecologica. Perché agire insieme significa guardare al territorio e cercare di salvare congiuntamente quel tessuto di imprenditoria che fa parte di una rete ben più grande che ormai non può più solo limitarsi di stare a guardare.
Garuglieri sa bene di cosa parla perché prima di essere responsabile di questo nuovo progetto è stato lui stesso un trasportatore. Conosce alla perfezione il mondo e la realtà di queste aziende e sa quanto siano operative e quanto, quindi, possano essere imponenti i muri da abbattere. Per questo ciò che propone è un modo cauto di approccio: un percorso a tappe che parte dall’aggiornamento e dall’informazione per passare a un progetto condiviso fino a raggiungere l’obiettivo del miglioramento.
Il primo gradino è dunque quello della comunicazione, lo step più duro, che deve creare la consapevolezza necessaria a produrre una visione del futuro. A questo punto il coinvolgimento diventa più semplice e concorre a preparare un percorso verso un bilancio di sostenibilità condiviso da tutta l’azienda.
La parola d’ordine è efficientamento: delle procedure produttive e delle strutture. È un processo che richiede le competenze di figure professionali specifiche quali l’energy manager che mette a disposizione Tempo Zero. Ma soprattutto è un investimento che produrrà risparmio e successivamente ritorno economico. Ed è questo il concetto fondamentale che devono assimilare le piccole imprese del territorio cui la Business Unit di Toscandia si rivolge.
La società sta cambiando e con essa anche il concetto di città. La stessa Firenze si avvia a diventare un centro metropolitano smart e un ruolo fondamentale di questa trasformazione lo svolge la logistica. Questo è il settore in cui Tempo Zero opera.
Si tratta di un cambio epocale e di regole che ha bisogno di essere compreso e quindi introdotto da chi lo conosce bene. Tempo Zero è il tempo nel quale è necessario iniziare a pensare e ad agire. È un’urgenza. Perché il vento sta cambiando e lo fa velocemente. Garuglieri e il suo team aiutano le aziende di trasporto a trasformare il cambiamento in opportunità.
E questa opportunità presentata nell’evento di Palazzo Vecchio è stata accolta dalle istituzioni e dai personaggi presenti. Il trasporto deve crescere anche come conoscenza, come dice Garuglieri. Una nuova consapevolezza è la prima delle sfide da affrontare.
Questo è il punto da cui partire, oggi, insieme. La volontà c’è, forte. A partire da qui, fra un anno, come auspica Cannamela a conclusione dei lavori, sarà interessante verificare i passi avanti che saranno stati fatti.