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LE BANCHE E LA TRANSIZIONE ECOLOGICA


Come incide l’Accordo internazionale sul clima sull’accesso al credito

Se aiutare le piccole aziende della logistica a mantenersi competitive operando la transizione ecologica significa innanzitutto tenerle aggiornate su quanto sta accadendo nel panorama internazionale, è giunto forse il momento di parlare di quanto questa rivoluzione interessi anche le banche e incida sull’accesso al credito.

LA QUESTIONE CLIMA UNA PRIORITÀ ANCHE PER LE BANCHE

È ormai un dato di fatto che le banche europee abbiano talmente sposato gli obiettivi del traguardo emissioni zero che in un numero sempre più alto di loro esiste all’interno dell’organico almeno una figura dotata delle competenze scientifiche sull’argomento.

In occasione del vertice annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022 (il cosiddetto COP27) è stata fatta una stima dell’ammontare degli investimenti da fare per raggiungere il traguardo delle zero emissioni entro il 2050. Le cifre in ballo sono stratosferiche e l’industria bancaria è probabilmente l’unico settore capace di aiutare le imprese nel passaggio a un’economia green. Si parla di quasi 6mila miliardi di dollari da investire in progetti sostenibili.

LE STRATEGIE MESSE IN ATTO

Il finanziamento diretto non è però l’unica attività che mettono in atto le banche. La consulenza è infatti un caposaldo del loro servizio a quei clienti, o meglio, aziende, che dimostrano di aver intrapreso un percorso di transizione ecologica.

Gli istituti di credito, in sostanza, istruendo sugli obiettivi definiti dai protocolli internazionali, attivano piani mirati di consulenze volti a informare e supportare i clienti. E si tratta nello specifico, ad esempio, di orientarli verso opportune fusioni o acquisizioni o di aiutarli a trovare investitori terzi tramite emissioni di azioni o obbligazioni.

COLOSSI E CIFRE

A incentivare e promuovere la transizione ecologica sono niente di meno che veri e propri colossi dell’industria bancaria. Parliamo, tanto per essere precisi, di istituti come Barclays e HSBC a livello europeo, ai quali si aggiungono, per gli Stati Uniti, JPMorgan Chase e Citigroup.

Per tutti si tratta, secondo quanto affermano, di investire da 1 a 2mila miliardi ciascuno, ogni anno fino al 2030, per sostenere attività finanziarie sostenibili. L’obiettivo è quello di supportare le imprese nel passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio. In altre parole, di accompagnarle in quel processo di evoluzione tecnologica che le aiuterà a portare a compimento la transizione ecologica.

INVESTIRE SU NUOVE TECNOLOGIE

Raggiungere gli obiettivi climatici previsti dai protocolli internazionali significherà dunque per le banche (e tutte, pian piano, si adegueranno al modus operandi già messo in atto delle “sorelle maggiori”) un duplice forzo. Si tratterà non solo di fornire risorse economiche, ma anche di organizzarsi per erogare veri e propri servizi di consulenza affinché le aziende si avvalgano sempre più di tecnologie green.

Ovviamente l’andamento è quello di supportare quelle realtà che sapranno dimostrare di essersi attivate per allinearsi con le direttive europee di rendicontazione dell’impronta di carbonio. In altre parole, quelle imprese che avranno iniziato a operare la cosiddetta transizione ecologia grazie all’adozione di tecnologie sostenibili.

Sono proprio queste tecnologie che contribuiranno a raggiungere il traguardo di zero emissioni di carbonio. Che è il tasto dolente, in particolare, del settore della logistica e dei trasporti. Spingere l’acceleratore sulla necessità e sull’urgenza di questo cambiamento diventa quindi indispensabile per mantenere competitività e non restare sommersi dalla rivoluzione in atto.

Gli istituti di credito sono pronti a garantire il loro sostegno. Impensabile, a questo punto, farsi trovare impreparati.

 

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In Tempo Zero ci occupiamo di aiutare le imprese del settore dei trasporti ad affrontare la transizione ecologica nel migliore dei modi, partendo dalla misurazione dell’impronta carbonica, passando per la creazione di piani di mitigazione delle emissioni, per giungere ad un efficientamento energetico e una digitalizzazione dei processi dell’azienda tali da renderla competitiva sul mercato e rispondente ai requisiti EU in tema di sviluppo sostenibile.

Se hai un’impresa di autotrasporti o lavori nel campo della logistica contattaci per conoscere il metodo Tempo Zero e i vantaggi che potrai trarne.


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